Ancora troppe volte la risposta è che gli psicologi non possono fare marketing per paura di andare contro il codice deontologico.
Ma c’è davvero da avere paura del codice?
E se invece il codice stesso sostenesse il marketing?
Io penso che il problema non sia il codice, quanto piuttosto l’idea che le persone, non solo gli psicologi, si sono fatte del marketing.
Non siamo più negli anni ’70, e anche se ci sono persone che vendono ancora in modo “spinto” e poco etico, la direzione non è quella.
Il marketing è l’ottimizzazione delle relazioni umane
I marketers di oggi hanno il chiodo fisso di dare valore prima di chiedere indietro un compenso, e questo è a grandi linee ciò che abbiamo sempre fatto.
Dare prima di chiedere.
A partire da questo principio, tutto si è evoluto per comprendere al meglio come reagiscono le persone in base ai diversi stimoli.
- Abbattere la diffidenza delle persone
- creare fiducia
- creare servizi e prodotti che risolvano davvero i problemi di un gruppo di persone
- creare relazioni con queste persone
Risultato?
Tanti soldi, tanta etica e tanta umanità.
Inoltre, anche se sei assolutamente convinto di non aver mai fatto marketing, avrai sicuramente applicato qualcosa.
Perciò, non solo gli psicologi possono fare marketing.
Non solo gli psicologi devono fare marketing.
Ma soprattutto, è impossibile il contrario, perché il marketing è come la comunicazione.
E’ impossibile non comunicare.
Puoi farlo bene o puoi farlo male, ma non puoi non farlo.
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